MANIFESTO UMANISTA PER UN CINEMA
IN INTELLIGENZA ARTIFICIALE
- Non ci sono più scuse. Chiunque, ora, può fare cinema. Hai una responsabilità .
- L’errore è tuo alleato.
L'unica immagine interessante prodotta da un'IA è la sua allucinazione. Quell’istante in cui la macchina cessa di imitarci.
- Non farti sedurre dall’alta definizione. Non temere il rumore e le imperfezioni.
Saranno loro a rendere attraente la tua immagine algoritmica.
- Il dialogo con la macchina è in linguaggio naturale. Devi conoscere le parole. E scegliere quelle giuste.
- Ogni algoritmo comporta una differente estetica. Lascia che esploda.
- Mantieni un elemento umano in fase di produzione. Non c’è bisogno di altre specifiche.
- Torna alla storia del cinema prima che la macchina la rimastichi per te.
- La nostalgia per gli autori che hai amato è un veleno.
L’IA open-source [il cui codice è accessibile e modificabile] è il suo antidoto. Desidera forme che siano solo tue.
- Ogni immagine algoritmica ha un suo suono algoritmico. Ogni suono algoritmico ha una sua immagine algoritmica.
- Studia la teoria, conosci il linguaggio cinematografico. Il resto sono processi automatici.
- La tua identità d’autore risiede nella lotta contro la macchina. Non assecondarla. Mai. A meno che tu non la stia ingannando.
- Persegui la deformità . Non c'è niente di più noioso, falso e retorico del fotorealismo.
- Un’immagine iniziale è tutto ciò di cui hai bisogno per la tua storia.
- Un film con l'IA è sempre un film sull'IA. Ma fai attenzione: se la tua scrittura lo rivela, hai già fallito.